Antefatto. Qualche giorno fa, su
luogocomune.net è stato pubblicato il pezzo dal titolo “
la
spirale del debito pubblico”. Apriti cielo! Se leggete i commenti, oltre a
farvi delle ricche risate per le molte teorie strampalate, è arrivata, dal
curatore del sito, la classica obiezione che potete leggere su un qualsiasi
sito signoraggista: “i
debiti non possono essere ripagati perchè non è stata creata la moneta
addizionale per pagare gli interessi”. Per rispondere a quell’affermazione, ho
scritto il
post
precedente, a cui potete aggiungere il follow up nei commenti scritto da
Weierstrass.
Ci siete ancora? Bene. Stamattina
leggo una replica di Mazzucco dove salta fuori che adesso il problema è
direttamente
il
prestito ad interesse. Tutte le altre discussioni sono triviali e gli
esempi fuorvianti, l’unica cosa che conta è che
prestare denaro ad interesse è criminale. Nel thread precedente
Mazzucco arrivava ad affermare che:
«Se
avessi la garanzia che me li restituisce, li presterei anche a uno sconosciuto.
Ma sempre a tasso zero»
Ho riportato sul sito la
risposta, come commento, ma siccome contiene alcuni spunti interessanti ed
affronta alcune tematiche che spesso sono oggetto di dibattito su internet, può
essere utile riproporla anche qui.
Nell’
articolo vengono evidenziati tre problemi, di cui il primo è considerato fondamentale:
1) Il meccanismo del prestito ad interesse
2) La moneta fiat
3) La riserva frazionaria
Il secondo ed il terzo sono
problemi veri e non a caso sono state proposte soluzioni, come la moneta merce
(oro ed argento) e la riserva al 100% sui depositi per le banche. Bisogna anche
dire che fiat money e riserva frazionaria sono problemi anche in assenza di
“prestiti” perchè il fatto che qualcuno crei dal nulla la moneta e ne imponga l’uso,
significa che quel qualcuno potrà trasferire verso di sé la ricchezza reale.
Immaginate una partita a monopoli
in cui uno dei giocatori, ad ogni turno, può ritirare 20 euro dalla banca.
Difficilmente questo giocatore potrà perdere la partita, no?
Veniamo ora al primo “problema”
che Mazzucco vede come portante e fondamentale: il meccanismo del prestito ad
interesse. Nell’altro thread scriveva che prestare ad interesse era da
criminali, l’unico tasso ammissibile era lo zero, mentre chiedere lo 0,1%, il
10% o il 50% non faceva differenza di principio ma solo di grado di
criminalità. Sempre di usura si trattava, che fosse micro o macro, e quindi di
crimine.
Aggiungerei che anche la scadenza
non fa differenza, perchè se è criminale prestare all’1% ad un anno, allora lo
è anche prestare all’1% a 30 anni, giusto? Quindi ogni prestito con qualsiasi
scadenza (anche 30 anni), per non essere criminale, avrebbe dovuto essere fatto
con tasso zero.
A quel punto ho lanciato una
provocazione: “chi mi presta denaro a 30 anni a tasso zero?”. Ovviamente
nessuno si è offerto di farlo. N e s s u n o. Ed è normalissimo.
Prestare un qualcosa comporta,
per chi presta, una rinuncia. Se ti presto la macchina non posso usarla io, se
ti presto 1000 euro per un anno, per tutto quel periodo dovrò farne a meno io.
Perchè allora prestiamo le cose/i soldi? Perchè agendo in quel modo otteniamo
un qualche beneficio psicologico/materiale ed a volte questo comporta anche non
chiedere interessi. Ad es. ti presto la macchina per farti un favore, ti presto
1000 euro perchè so che ne hai bisogno e voglio aiutarti (magari non ti chiedo
nemmeno indietro 1000 euro ma 900 oppure 800.. oppure te li do direttamente a
fondo perduto).
In ogni caso ciascuna di queste transazione è
volontaria: ti presto i soldi/la macchina a quelle condizioni perchè decido
liberamente di farlo.
Ma Mazzucco parlava ancora di altri prestiti. Infatti diceva che il tasso zero
era dovuto anche a prestiti “a sconosciuti, a patto di sapere che me li
restituiranno”. Vediamo allora perbene quali sono le componenti che vanno a
formare il tasso di interesse di mercato:
1) tasso di preferenza temporale o interesse originario (ne parliamo dopo)
2) rischio (me li restituirai o
no? Devo cautelarmi)
3) aspettative inflazionistiche
(i 100 euro che mi darai tra un anno compreranno le stesse cose dei 100 euro che
ti presto ora?)
Lasciamo perdere le ultime due
componenti, Mazzucco dice che se il rischio è zero il tasso deve essere zero e
non ha neppure considerato l’inflazione dei prezzi, quindi facciamo finta che
sia nulla anch’essa.
Rimane la prima componente: la preferenza temporale. Che cosa sarà mai? E’ un
qualcosa di criminale insito nella natura umana?
Questa “preferenza temporale” ci
dice che, a parità di condizioni, preferiamo i beni presenti ai beni futuri,
non sappiamo giudicare se sia meglio l’uovo oggi o la gallina domani, ma
sicuramente, a parità di altre condizioni, preferiamo avere l’uovo oggi ad
avere un uovo identico domani. Per assurdo, se la preferenza temporale non
fosse vera, preferiremmo posticipare il consumo dei beni (preferisco mangiare
il piatto di pasta domani invece di oggi) all’infinito (preferirò mangiare il
piatto di pasta dopodomani rispetto a domani, etc.). Una ricca morte di fame e
sete attende l’uomo con preferenza temporale negativa!
Torniamo quindi al prestito ad
interesse e consideriamo il punto di vista del creditore. Ha 1000 (euro,
dollari, monete d’oro, d’argento, qualsiasi cosa) ed è disposto a prestarli ma,
se lo fa, rinuncerà a qualcosa che ha oggi in portafoglio per tutta la durata
del prestito (abbiam detto che il rischio è nullo ed i soldi saranno restituiti).
Non servono formule matematiche o
complicate teorie, è solo questione di buon senso se tra le alternative....
A) mi tengo 1000 nel portafoglio
B) Ti do i 1000 e poi tra un anno
mi restituirai 1000
....Il potenziale creditore sceglierà sempre A e non presterà mai quei soldi!
Bene, diranno alcuni, si elimina
il ricorso all’usura che condanna alla schiavitù i popoli e le nazioni! Ma se
qualcuno stava chiedendo 1000 in prestito, evidentemente, era perchè intendeva
usarli per qualcosa. Ad esempio, invece di mettere per 30 anni da parte i
risparmi per comprare casa, preferiva chiedere in prestito tutti i soldi
subito, acquistare l’immobile, e poi restituirli pian piano. Oppure un neo
“Steve Jobs” aveva un’idea imprenditoriale e cercava un capitale per avviare
l’attività, etc.
In ogni caso quando io mi accordo
con qualcun altro per prestargli 1000, per un anno, al tasso di interesse del
4% annuo, siamo in due a dire di sì. Lo scambio è volontario, nessuno ci costringe
ad accettare quel denaro a quel tasso di interesse. In conclusione:
Non c’è nulla di malvagio né
sbagliato nel prestito ad interesse!
Sostenere che l’usura, in quanto tale, sia sempre un crimine è sbagliato
e l’unico risultato concreto dell’obbligare la gente a prestare a tasso zero,
sarebbe quello di eliminare totalmente il credito: nessuno presta più
nulla e si tiene i soldi in portafoglio. Opinione mia? No, legge della domanda
e dell’offerta applicata al controllo dei prezzi: se fissi il prezzo di un bene
ad un livello troppo basso, tutti vorranno comprarlo e nessuno vorrà produrlo. Lo
stesso vale per il credito: qui avremo tante persone che vogliono indebitarsi a
tasso zero e nessuno che presta denaro.
Abbiamo forse reso la vita più
facile per chi aveva bisogno di ricorrere al credito, fissando il tasso di
interesse per legge a zero? NO, gli abbiamo impedito di ottenere
credito.
Non siete d’accordo con me?
Secondo voi prestare a tasso zero è un dovere? Un tasso di interesse positivo è
criminale?
Bene, io son sempre qua,
pronto a farmi prestare soldi da voi a tasso zero, per uno, due, cinque, dieci
anni, vi prometto di restituirveli tutti, non uno di meno, ma nemmeno uno di
più!
Sono sicuro che farete la fila
per darmi i vostri soldi.