Criceti austriaci

Se si escludono pochissime eccezioni, l’opinione generale è che la crisi economica sia stata provocata dagli eccessi del mercato e dalle deregulation.

Anche il Sole 24 ore “spiega” la crisi in questo modo e se anche nomina di sfuggita la Federal Reserve e la sua politica monetaria, tuttavia evita di spiegare il nesso causale che intercorre tra le iniezioni di liquidità nel sistema bancario ed il crollo dell’economia reale dopo lo scoppio della bolla immobiliare. Se infatti uno si chiede perché lo scoppio di una bolla finanziaria negli Stati Uniti abbia trascinato nella crisi le imprese di mezzo mondo, non troverà risposta nelle animazioni del Sole 24 ore.

La spiegazione, lo sappiamo, arriva dalla teoria austriaca del ciclo economico, ma per chi è a digiuno di teoria economica può essere molto difficile comprenderla. Visto che tutti si dilettano a spiegare i modelli economici con modelli esemplificativi, voglio proporvene uno anche io: la “teoria austriaca del criceto sulla ruota”.

Immaginiamo di osservare un criceto che sta correndo all’interno di una ruota girevole. Difficilmente il nostro roditore conosce sin da subito il suo “ritmo aerobico” per cui vi arriva per tentativi, aumentando la sua velocità e poi rallentando per riposare. Man mano che corre, poi, allena il suo fisico e questo gli consente di aumentare gradualmente le sue prestazioni

Ad un certo però punto interveniamo noi e decidiamo, quando il criceto inizia a rallentare, di stimolare il suo metabolismo iniettandogli dei farmaci (ad esempio delle anfetamine) che aumentino le sue prestazioni.

Ciò che osserviamo è che il criceto riprende a correre più velocemente di prima, almeno sino a quando, esausto, non rallenta nuovamente e si ferma per riposare. Durante lo sprint il criceto ha mantenuto un ritmo insostenibile per il suo metabolismo e così facendo ha consumato ulteriormente le sue energie ed ha riempito i muscoli di acido lattico, senza contare che i farmaci non gli hanno certamente fatto bene!

Il fatto che ora il criceto si sia fermato a riposare è forse colpa del suo metabolismo oppure è una conseguenza del precedente stimolo?

Certamente una nuova iniezione di farmaco potrebbe far ripartire il criceto ma il rischio è che proseguendo con le iniezioni e dovendo ogni volta aumentare la dose per ottenere il risultato voluto, si rovini definitivamente la salute del criceto, provocandone la morte.

C’è chi sostiene che una “regolamentazione” possa risolvere i problemi del nostro roditore ma non è certo regolamentando le iniezioni di stimolanti che si ottiene un criceto sano che corre felice sulla sua ruota ma eliminandole e lasciando che il criceto rallenti il ritmo e si riposi quando è stanco.


4 commenti:

Infettato ha detto...

Se infatti uno si chiede perché lo scoppio di una bolla finanziaria negli Stati Uniti abbia trascinato nella crisi le imprese di mezzo mondo, non troverà risposta nelle animazioni del Sole 24 ore.

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In parte si, nomina Greenspan e i suoi "tassini", la regolamentazione non regolata delle agenzie di rating.

Bello l'esempio del criceto, da "criceto austriacco" a "criceto keynesiano". :-)

Ashoka ha detto...

Ok nomina i tassi di interesse e li collega alla bolla immobiliare. Ma perché una bolla immobiliare negli Stati Uniti manda in crisi, che ne sò, le aziende automobilistiche italiane?

E' questo collegamento teorico che manca

z3ruel ha detto...

Beh, la risposta è che il dollaro è la moneta di riferimento anche fuori dagli States e viviamo in un mondo di scambi globali, ma non saprei come inserirlo nel tuo esempio del criceto. Forse perchè i nostri capitali alla fine finiscono anche loro nelle iniezioni fatte al criceto.

Comunque sei il bignami dell'economia austriaca ;-)

Infettato ha detto...

Si, anche io credo sia quello il motivo principale, nel futuro ci potrebbero essere ulteriori sorprese!

Cerco di capire, ma non è facile magari un aiutino!

Se hai tempo anche un commentino su questo.

http://mercatoliberonews.blogspot.com/2009/06/il-dollaro-cade-in-un-precipizio.html

ciao Roberto